L'ULTIMA CENA

Il Cenacolo di Leonardo Da Vinci
Vent'anni d'opposizione al restauro del Cenacolo Vinciano da parte di uno dei grandi protagonisti dell'arte contemporanea.

MARIO DONIZETTI: PERCHE' HO CONTESTATO E CONTESTO L'INTERVENTO DI PULITURA E DI REINTEGRO
 DELLE LACUNE SUL CAPOLAVORO DI LEONARDO "L'ULTIMA CENA"

italiana

"Dopo l'attuale restauro Leonardo autografo o Leonardo e aiuti?"

Costume, rivista d'arte, 1982 


donizetti.jpg (3867 byte)

 


 

cristo-as.jpg (5468 byte)

La testa di Gesù prima dell'attuale restauro
L'anatomia è perfetta, la grandezza di Leonardo è ancora pienamente percepibile nonostante il degrado degli strati pittorici. 
Il cranio di Gesù risulta delineato da una capigliatura che rispetta la prospettiva aerea. 
La luce della finestra dipinta sul fondo illumina il profilo dei capelli e lo sfondo si insinua fra le ciocche. 
L'espressione del volto è altamente significativa e nobile.
Durante il restauro del 1947 Mauro Pelliccioli (che da buon disegnatore e pittore sapeva dove fermare la mano) aveva lavorato sul "Cenacolo" solo di bisturi sul falso di colore evidente e aveva deciso di non toccare la testa di Gesù in nessun punto.
Lo testimonia Giuseppe Arrigoni - allievo e collaboratore del Pelliccioli - che ricorda che questa scelta fu apprezzata e condivisa anche da Roberto Longhi.

 


 

cristo-bs.jpg (4971 byte) La testa di Gesù dopo l'attuale restauro
L'anatomia della testa di Gesù risulta modificata. La "pulitura" ha fatto scomparire dettagli importantissimi eseguiti a "velatura" (a "colori vivi") da Leonardo sulla prima stesura di "colori morti" eseguita, com'era consuetudine, dagli allievi. La "pulitura", condotta dagli attuali restauratori per mezzo di solventi, ha riportato quindi la testa di Gesù a quella prima stesura che un genio come Leonardo non avrebbe mai "licenziato" come sua.
Leonardo aveva di suo pugno modificato la prima stesura mettendo luce nei capelli in corrispondenza del profilo del cranio. Questa luce arrotondava la testa. Il "reintegro" scuro delle lacune, che in quella zona ha sostituito quella luce, ora modifica sostanzialmente l'anatomia del cranio. Per "reintegrare le lacune" bisogna interpretare la figura. Su Gesù l'interpretazione della forma leonardesca è stata fatta secondo la conoscenza anatomica, tecnica, spirituale dei restauratori. Il reintegro delle parti mancanti di questo capolavoro è un'operazione che neppure Leonardo avrebbe potuto fare. Per un artista un conto è tracciare una linea per delimitare un'anatomia, un conto è "puntinare" le parti mancanti di una linea preesistente.

 


© Mario Donizetti  tutti i diritti riservati